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ELISEO
Via Nazionale, 183 (Esquilino) |
L?ISOLA DEGLI SCHIAVI di Pierre de Marivaux |
dal 22/03/2017 al 09/04/2017 |
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UN TESTO CLASSICO DI SORPRENDENTE ATTUALITÀ
E se esistesse un´isola in cui i padroni non fossero più tali e gli schiavi potessero prendere il loro posto smascherando tutte le malefatte che sono stati costretti a tollerare, al fine di riportarli alla ragione? L´isola degli schiavi, una commedia scritta nel 1725 per i Comici italiani di Parigi, quasi tre quarti di secolo prima della Rivoluzione francese, non ipotizza drastici rivolgimenti sociali, ne´ l´abolizione dei privilegi, ma una “piccola”, semplice, utopia umana: la possibilità di riabilitarsi. Quattro dispersi, Ificrate e il suo servo Arlecchino, Eufrosine e la sua serva Cleante, sono gettati da un naufragio su un´isola dove un gruppo di schiavi, governati da Trivellino, ha fondato una singolare repubblica, in cui i servi scambiano il loro posto con quello dei padroni e sono liberi di vendicarsi dei torti subiti mentre i padroni sperimentano quali mali si patiscono in schiavitù. Trivellino, con inflessibile dolcezza, guida i quattro in una sorta di onirico gioco teatrale fatto di travestimenti, di gags, di buffonerie e di musica, che riecheggia quella commedia dell´arte ormai in piena trasformazione. Con grande leggerezza e con un linguaggio che si fa naturalmente musica e canto, Marivaux ci descrive l´ingegneria dei sentimenti dei suoi personaggi: non perde un solo passaggio, una sola vibrazione di quanto avviene nell´animo di ciascuno e nel campo magnetico che collega un animo all´altro. Centocinquanta anni dopo Arthur Rimbaud scriveva che la cosa più importante non è cambiare il mondo, bensì la vita; e ancora oggi, dopo la débâcle delle rivoluzioni storiche, è difficile non chiedersi se il fallimento non sia cominciato dalla convinzione che il cuore sia solo una “sovrastruttura”. L´Isola degli schiavi è un testo classico di sorprendente attualità e densità per la storia e i temi affrontati ma è anche un grande gioco teatrale in cui il teatro svela allo spettatore le sue enormi potenzialità espressive e comiche.
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